L’ipotesi di una discesa in campo di berlusconiana memoria stuzzica in questi giorni l’ex Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. A corteggiarlo l’Udc di Casini. E il sondaggista Roberto Weber (Swg) svela che da solo varrebbe il 7% dei voti.
Luca Cordero di Montezemolo? Un suo sbarco in politica varrebbe un 7 per cento buono di consensi. A dirlo è il presidente dell’Swg, Roberto Weber, che ad Affariitaliani.it spiega l’impatto che l’ex Presidente di Confindustria, molto tentato dalla discesa nell’agone politico, avrebbe sugli elettori, in particolare riferendolo ad un posizionamento nel “grande centro” che Pierferdinando Casini sta cercando di intessere. Un “grande centro” che ammicca a Rutelli da una parte e a Fini dall’altra, per una triade che, aggregata all’Udc, rappresenterebbe la fine del bipartitismo in Italia. Un progetto tutt’altro che facile da realizzare, ma su cui PierFerdinando Casini sta lavorando alacremente, soprattutto ora che l’ipotesi di elezioni anticipate aleggia nell’aria.
“L’Unione di Centro attuale vale il 7% – ha affermato il sondaggista Weber – ma con Montezemolo arriverebbe al 15%". Praticamente da solo, Montezemolo peserebbe come tutto l’Udc, insomma. E ancora: "Montezemolo è sinonimo di credibilità e affidabilità. Un partito centrista con lui alla guida arriverebbe molto molto più in alto. Almeno al 15% direi. E sottrarrebbe consensi tanto al Centrodestra quanto al Centrosinistra, ma certamente non alla Lega".
Secondo il sondaggista, un’operazione di questo tipo "rafforzerebbe il Carroccio. E parecchio anche. Già adesso il movimento di Bossi è notevolmente sopra il 10,2% ottenuto alle elezioni europee di giugno".
E intanto l’Udc continua il “pressing”: "Montezemolo è una risorsa per il Paese – ha rilanciato Lorenzo Cesa, Segretario dell’Unione di Centro sempre ad Affariitaliani.it – È una risorsa e se avesse voglia di occuparsi più concretamente della vita politica del Paese, secondo me, sarebbe un fatto molto positivo per l’Italia".