Da Ravenna una proposta significativa a tutela dei lavoratori immigrati, i primi a subire gli effetti della crisi: per chi perde il posto di lavoro il tempo della validità del permesso di lavoro viene raddoppiato, da 6 mesi a 1 anno.
A Ravenna è passata una proposta esemplare a tutela dei lavoratori immigrati, che spesso sono i primi a subire gli effetti della crisi, in termine di occupazione. Il Consiglio Comunale ha infatti deciso all’unanimità di Consiglio comunale ha deciso all’unanimita’ di propendere per una visione meno restrittiva delle norme sull’immigrazione, che raddoppierà la validità del permesso di soggiorno per attesa occupazione da sei mesi a un anno. Le cifre, in Provincia di Ravenna, dicono che gli extracomunitari in regola rappresentano il 13% della forza lavoro, ma sono oltre il 40% dei cassintegrati e dei disoccupati. Il rischio più grande, secondo il capogruppo comunale del Pd, Andrea Maestri, è che dopo la perdita del lavoro vadano di lì a poco a ingrossare l’esercito degli ‘invisibili’, precipitando nell’irregolarità del soggiorno: finora avevano infatti solo sei mesi di tempo per trovare un altro impiego e mettersi in regola, troppo poco. E ieri la politica ha dato una risposta che potrebbe essere presa ad esempio anche su scala nazionale: significativo il fatto che la proposta del Pd è stata votata all’unanimità anche dall’opposizione, "mettendo almeno per un volta in valore un comune denominatore su un tema che sempre divide, quello dell’immigrazione", come evidenzia lo stesso Consigliere Maestri.
Va sottolineato inoltre che la nuova interpretazione, confermata di recente anche da una circolare ministeriale e già applicata a Verona, servirà ad “agevolare il reinserimento lavorativo e evitare che si alimentino marginalità sociale, insicurezza e disagio".