Piatto, ma solo di nome. In realtà “Tondo Cesari” – la preziosa opera d’arte realizzata da Bruto Pomodoro che s è tolta il velo domenica a VicenzaOro Choice – è il continuum di un percorso – dentro l’arte, a braccetto con l’arte, iniziato quasi un quarto di secolo fa dall’azienda riminese Cesari&Rinaldi.
“Tondo Cesari” è un piatto unico, in quarzite dipinta. Un piccolo capolavoro: 60 centimetri di diametro, 2 mila carati tra rubini, zaffiri e smeraldi, per un valore che si aggira attorno ai 400 mila euro. “La particolarità dell’opera – evidenzia Paolo Cesari, titolare della Cesari&Rinaldi nonché presidente dell’associazione nazionale Assogemme – risiede, al di là dell’unicità dell’opera, nelle sfumature: un’alternanza, misurata e pesata, di colori più forti e più tenui”. Una cornice rossa – che la cromoterapia associa alla passione, all’emozione, alla vitalità e all’energia – racchiude un disco arancione, il colore dell’istinto e del piace. Al centro si staglia la firma di Pomodoro: figure archetipiche – rosso rubino, verde smeraldo e blu zaffiro – che si intrecciano sapientemente, con equilibrio. “La realizzazione di questo piatto concavo – ha spiegato Bruto Pomodoro – è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Paolo Cesari, che mi ha fornito le gemme per la realizzazione del micromosaico interno. Questo è un esempio di come le sinergie che si creano tra artisti e mecenati possano produrre opere di grande impatto emozionale. Quando ho messo al corrente Paolo Cesari del mio progetto, l’ho trovato subito entusiasta tanto che mi ha fornito una moltitudine di carati tra zaffiri, smeraldi e rubini. La mia finalità ultima era quella di creare un’opera dove le pietre preziose non fossero connesse nel loro utilizzo di tecnica orafa, bensì che diventassero parte integrante di un lavoro pittorico”. Il prezioso, conclude Paolo Cesari, che nei prossimi giorni incontrerà anche l’ex presidente della Camera dei Deputati e oggi presidente della Fondazione Learn To Be Free Irene Pivetti per un progetto legato all’eticità nei gioielli, “verrà esposto, entro la fine dell’anno, anche a Rimini”.
Alessandro Carli