Da oggi al 15 aprile 2010 sarà operativo lo "scudo fiscale ter" di Giulio Tremonti per il ritorno in Italia dei capitali detenuti all’estero, provvedimento che interessa da vicino San Marino. La stima riguarda capitali per 80-100 miliardi, di cui 6-8 dall’Emilia-Romagna.
Scatta oggi l’avvio operativo dello “scudo fiscale ter", il provvedimento recentemente deciso dal Governo per favorire l’emersione delle attività finanziarie detenute all’estero, e in Emilia-Romagna si stima il ritorno di un ammontare di capitali che oscilla tra i sei e gli otto miliardi (a fronte di un flusso che si stima, a livello nazionale, in un valore complessivo di almeno 80-100 miliardi di euro e che interesserà prevalentemente le regioni del nord, fra cui l’Emilia-Romagna). La stima è emersa alla vigilia dell’entrata in vigore del provvedimento, da un incontro tenuto a Bologna dove oltre 500 commercialisti ed operatori del settore si sono ritrovati appuntamento all’Hotel Carlton per un incontro organizzato da Carisbo insieme alla Fondazione e all’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Bologna.
Gianfranco Tomassoli, presidente dell’Ordine dei gommercialisti, Giuseppe Feliziani, direttore generale di Carisbo, e Flavio Ravera, di Intesa Sanpaolo private banking, hanno illustrato ai professionisti bolognesi le modalità operative e le opportunità finanziarie connesse al rientro dei capitali. Da oggi, infatti, e fino al 15 aprile del prossimo anno, sarà infatti possibile fare rientrare dall’estero le attività finanziarie e patrimoniali usufruendo dei benefici della legge. "Insieme ai commercialisti e agli operatori del settore – ha commentato Feliziani, come si legge in una nota di Carisbo- cercheremo di favorire il rientro e la regolarizzazione di risorse che potranno costituire un importante asset per il nostro territorio nell’attuale fase congiuinturale".
Lo scudo ter di Giulio Tremonti avrà un’importanza capitale anche sull’economia della Repubblica di San Marino.