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OCSE, più controlli sullo scambio di informazioni

da Redazione

Dal Global Forum a Città del Messico indicazioni per un maggior monitoraggio delle intese. Il rapporto della delegazione sammarinese

“Messico e nuvole”, cantava Paolo Conte. Messico e OCSE, hanno ”cantato” Pietro Giacomini e Luca Beccari, i componenti della delegazione sammarinese, al Forum mondiale sulla trasparenza e lo scambio d’informazioni della scorsa settimana. Primi a intervenire, tra i paesi presenti, sullo stato dell’arte dei negoziati che San Marino sta portando avanti e sulla piena disponibilità alla collaborazione contro l’evasione fiscale. Intanto è stato partorito il terzo accordo sullo scambio di informazioni con Samoa, secondo il modello OCSE, dopo Belgio, Monaco. L’Organizzazione a Città del Messico ha anche deciso di sottoporre al controllo degli standard tutti i paesi, indistintamente dalla lista su cui sono classificati. I partecipanti al Forum hanno istituito un gruppo di verifica, incaricato di controllare che i paesi membri si conformino alle regole. E’ una sorta di giro di vite, figlio di un troppo veloce aumento delle intese siglate a marce forzate (da inizio 2008 sono stati firmati 75 nuove convenzioni sullo scambio d’informazioni) che hanno permesso alle Isole Vergini britanniche o le Cayman di passare dalla lista grigia a quella bianca in un batter d’occhio. Quasi d’obbligo quindi, un controllo più severo sulla qualità, l’efficacia e la velocità di messa in opera degli accordi sullo scambio di informazioni fiscali “monitorando l’implementazione delle intese”. Il Global Forum comunque ha riconosciuto che i piccoli centri finanziari possono avere bisogno di assistenza tecnica per definire, velocizzare ed implementare, appunto, effettivamente, gli standard richiesti. Gli esiti della conferenza saranno in esame a Londra, al vertice dei ministri finanziari del G20, e il 24-25 settembre a Pittsburgh, al prossimo G20.
Per i commentatori, e i retroscenisti di professione, ha influenzato molto la decisione politica di aumentare la trasparenza e lo scambio di informazioni l’aggravarsi dei bilanci pubblici dei paesi del G20 e G8. Il segretario generale dell’OCSE Angel Gurria non ha avuto mezzi termini: è la fine del segreto bancario come scudo per l’evasione. “Con la crisi – ha aggiunto – le aspettative dell’opinione pubblica sono alte e la tolleranza è zero”. Settembre sarà un mese decisivo per il futuro di San Marino. A metà mese l’incontro a Roma con Tremonti, e soprattutto il 21 settembre comincerà la riunione del Moneyval. Dalla maggioranza e dal Governo continuano ad arrivare segnali di speranza. Il Patto San Marino afferma che l’OCSE ha apprezzato soprattutto l’avvio e la chiusura degli accordi bilaterali sulla doppia imposizione fiscale con numerosi paesi. E anche sul Moneyval è rassicurante: “San Marino ha al suo attivo un pacchetto di atti e iniziative assolutamente rispondenti alle richieste a suo tempo formulate”. E il Segretario di Stato Gatti sul settimanale Economy, ha ribadito che gli accordi italo-sammarinesi potrebbero essere operativi “entro il gennaio 2010”. Ma non dovevano essere firmati in agosto?
Saverio Mercadante
 

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