Italia e San Marino, appuntamento a fine mese per un ulteriore incontro tecnico. Il Ministro: “Devono essere analizzati i rapporti fiscali e valutari”
Una doccia fredda. Almeno in parte, e nonostante la canicola che ha stretto al collo Rimini e la sua Fiera, location della 30esima edizione del Meeting di CL, non è stata rinfrescante. L’incontro tra il Ministro dell’economia Giulio Tremonti e una delegazione del Governo di San Marino – presenti infatti i Segretari di Stato Gabriele Gatti e Antonella Mularoni – ha fatto torcere qualche bocca, specie quelle che pensavano che potesse bastare una stretta di mano, o 40 minuti di colloquio privato per spianare la strada della cooperazione tra i due Paesi. Certo, non occorrerà indossare la maglia da grimpeur – Tremonti in questo senso è stato chiaro: “Esiste la volontà tra Italia e San Marino di trovare un accordo in materia finanziaria e fiscale in quanto entrambi gli Stati hanno un comune interesse allo sviluppo di rapporti di amicizia” – però la strada non si presenta affatto in discesa, anzi: all’orizzonte si staglia qualche tappa dolomitica. Il Ministro infatti – durante l’incontro con la stampa – ha rimarcato che “devono essere analizzati e rivisti sia i rapporti valutari che quelli fiscali. A differenza di altri paesi come Montecarlo o la Svizzera, la tassazione agevolata di San Marino insiste solo sull’Italia”.
Il titolare del Tesoro, rassicurando che “a metà settembre ci sarà una riunione tecnico-operativa e ci impegnamo per un trattato che si può fare nei tempi più brevi possibili”, ha poi snocciolato “alcuni dati su cui dobbiamo vedere chiaro”. Il ministro ha citato “la quantità di contante servita da Eurosistema via Banca d’Italia a San Marino, un miliardo contro gli 80 miliardi dell’Italia; la media depositi, 13.599 euro per l’Italia e 229.698 di San Marino, (‘Pur non sottovalutando la propensione al risparmio dei sammarinesi – ha scherzato Tremonti – sembrano un po’ troppe, considerando il numero di abitanti che comprende vecchi e bambini’); le auto ‘premium’ che sono il 20% di San Marino e il 9% dell’Italia”; ma anche il problema della residenza (circa 8 mila italiani stanno a San Marino, secondo Tremonti, e “abbiamo l’impressione che alcuni non paghino le tasse né di qua né di là”) e delle società che a San Marino, secondo quanto reso noto dal ministro, sono “3.680 su 31 mila residenti”.
“Noi – ha rassicurato Tremonti – siamo convinti della trasparenza e delle buona volontà di San Marino di venire incontro alle esigenze della Repubblica italiana nei tempi più brevi possibili. Sono convinto che ci saranno benefici per San Marino in termini di standing e fiscalità e dei benefici per l’Italia affinché si possa festeggiare insieme gli anniversari delle rispettive Repubbliche”.
”Abbiamo parlato – ha spiegato il Segretario alle Finanze Gabriele Gatti – degli accordi finanziari, della doppia imposizione fiscale, ma anche delle attività economiche e della circolazione del contante. Per quel che concerne il prossimo incontro, l’auspicio è quello di poter fissare gli accordi, spero qualche settimana dopo la metà di settembre”. In scia anche il Segretario agli Affari Esteri Antonella Mularoni, “Il nuovo governo doveva fare pulizie; c’è la massima disponibilità da parte nostra” ha aggiunto, alludendo alla collaborazione che le autorità del Titano stanno già offrendo ai magistrati ed al fisco italiano per tutte le verifiche ed i procedimenti in corso.
LA VOCE DELLA POLITICA
Titano spaccato in due, dopo l’incontro. Titano tagliato a metà, ma solo politicamente. Il Partito Socialista Riformista Sammarinese scrive che “le rassicurazioni e le garanzie espresse negli ultimi mesi dall’attuale governo sono state smentite clamorosamente anche nel corso dell’incontro con il Ministro del-l’Economia italiano di venerdì scorso, che avrebbe dovuto consentire di stabilire la data della sottoscrizione ufficiale degli accordi e che, invece, è diventato l’annuncio di ulteriori incontri tecnici per dirimere le questioni in sospeso. Così la telenovela continua e la credibilità dei due ministri plenipotenziari sammarinesi crolla sotto i piedi. L’imbarazzante silenzio dietro il quale si rifugia il governo la dice lunga”. E la valutazione dei Democratici di Centro non si scosta più di tanto. “La recente posizione del Ministro dell’Economia Tremonti in cui ha chiarito inequivocabilmente non solo, quello che è il pensiero del Governo italiano, ma anche quale è il tenore della trattativa in corso tra i due Stati rende necessaria un’azione comune tra le forze di minoranza. Dopo settimane, infatti, in cui si diceva – da parte del nostro Governo – che tutto era pronto dal Meeting di Rimini ci è, invece, piovuta addosso una pesante doccia fredda. Il Coordinatore del Movimento Giovanni Lonfernini ha così commentato che “Tremonti ha sconfessato inequivocabilmente il Governo. Ora abbiano il coraggio di cambiare rotta coinvolgendo realmente l’opposizione”.
Per Pasquale Valentini, Segretario del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, “il ministro Tremonti non ha bocciato questo governo, ma chi non ha fatto il suo dovere quando aveva la responsabilità di farlo. Anzi il fatto stesso che ha incontrato proprio questo governo è stato un grande riconoscimento. Tremonti ha manifestato la volontà di collaborare con San Marino. Lo dimostra il fatto che si è intrattenuto a colloquio con i nostri segretari di Stato per quaranta minuti e abbia partecipato alla conferenza stampa. C’è la volontà quindi di arrivare prima possibile all’accordo”.
Alessandro Carli