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Diario della crisi venerdì 28 agosto

da Redazione

Il nostro Diario torna dalle vacanze e non può non segnalare che a giugno gli ordini all’industria italiana sono aumentati del 3,1% rispetto al mese precedente.

Il nostro Diario torna dalle vacanze e non può non segnalare che a giugno gli ordini all’industria italiana sono aumentati del 3,1% rispetto al mese precedente: erano scesi dello 0,5%. Il dato, comunicato dall’Eurostat, è superiore alle attese che erano per un +2,2%. Dall’inizio del 2009, se non si tiene conto del risibile +0,1% di marzo, è la prima volta che questo indice torna positivo in Eurolandia. Ma per molti analisti, sarà comunque un autunno molto caldo, specialmente per le piccole imprese dei distretti industriali del centro nord. La crisi in Italia ha già provocato la perdita di 200 mila posti di lavoro nei settori tradizionali del made in Italy, dalla moda all’arredamento.
“Occorre essere consapevoli – ha detto il 15 agosto Emma Marcegaglia – che casi di aziende costrette a chiudere a settembre ne avremo”.
“Abbiamo di fronte un autunno difficile e chi ne paga le conseguenze sono i lavoratori nelle fabbriche”, ha affermato secco Luca Cordero di Montezemolo. Dall’altra parte dell’Oceano, nonostante le prime parole di speranza di Obama dall’inizio della crisi che ha travolto gli Stati Uniti, avanza il mostro che terrorizza i mercati: duemila miliardi in più di deficit pubblico in 10 anni. I rischi di sistema con questo macigno sulle spalle, sul lungo periodo non sarebbero più sostenibili, potrebbero essere superiori a quelli dell’infarto immobiliare del 2008.
Già si è innescata una crisi di fiducia preoccupante del primo finanziatore del deficit americano. La Cina continua infatti a ridurre gli acquisti di treasury bonds, i titoli del debito pubblico a stelle e strisce. Ma non si fa scappare le migliori occasioni per comprare in tempi di crisi. General Motors sembra che stia per chiudere, nel momento in cui andiamo in stampa, l’accordo per la vendita del marchio Hummer alla casa cinese Sichuan Tengzhong Heavy Industrial Machinery. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, che cita fonti vicine alla trattativa.
Saverio Mercadante

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