Home NotizieEconomia Fmi: la ripresa è iniziata ma è presto per exit strategy

Fmi: la ripresa è iniziata ma è presto per exit strategy

da Redazione

Confermate le stime preliminari per il secondo trimestre. Buone notizie per l’economia Usa anche dal fronte occupazionale, dove, nell’ultima settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione sono tornate a calare.

 

L’economia globale "sta migliorando", la ripresa è iniziata e potrebbe risultare migliore del previsto ma secondo il Fondo monetario internazionale è ancora troppo presto per rimuovere le diverse misure adottate per contrastare la crisi finanziaria ed economica. Lo ha affermato il direttore del dipartimento relazione esterne, Caroline Atkinson, commentando i dati sul Pil americano del secondo trimestre, nel corso di un incontro di routine con la stampa.
“Come affermato di recente dal nostro capo economista, John Lipsky, l’economia mondiale sta migliorando, e accogliamo positivamente i dati di oggi sul Pil Usa, che confermano questa stima – ha detto la Atkinson -. Tuttavia riteniamo che ci saranno ancora vulnerabilità e che sarà necessario mantenere i sostegni di politica economica per alleviare la severità della recessione”.
Confermato, nel secondo trimestre dell’anno, il calo dell’1% del prodotto interno lordo statunitense, in linea con il dato preliminare. Il risultato è migliore delle previsioni degli analisti che si attendevano una revisione al ribasso a quota -1,5 per cento ed è dovuto ad una revisione al ribasso delle scorte e delle spese non residenziali, compensata da una revisione al rialzo delle esportazioni e dei consumi. Il dato del secondo trimestre segue il tonfo del 6,4%, registrato nei primi tre mesi del 2009.
Buone notizie per l’economia Usa anche dal fronte occupazionale, dove, nell’ultima settimana, le richieste di sussidi di disoccupazione sono tornate a calare, anche se a un passo leggermente inferiore alle stime degli analisti. Secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro americano, nella settimana conclusasi il 22 agosto, il numero di richieste è sceso di 10.000 unità a 570.000, il livello più basso dall’8 agosto, mentre gli analisti si aspettavano un calo di 11.000. Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono sussidi per più di una settimana, nei sette giorni conclusi il 15 agosto (l’ultimo periodo per cui è disponibile il dato) è diminuito di 119.000 unità a 6.133.000 unità (dopo il rialzo di 2.000 unità della settimana precedente).
“La ripresa è in corso e forse si rivelerà migliore del previsto ha proseguito la Atkinson – ma non è ancora il momento di rimuovere gli stimoli all’economia. Il direttore del Fondo, Dominique Strauss-Kahn affronterà il tema con i leader mondiali al G20 di Pittsburgh”.
La Atkinson ha ricordato che per contrastare la crisi nelle maggiori economie mondiali sono stati effettuati interventi su tre fronti: gli aiuti per salvare banche e finanza sull’orlo del tracollo, le misure di politica economica, e infine quelle effettuate sul fronte delle politiche monetarie dalle banche centrali. «Andando avanti a un certo punto queste misure andranno ritirate, e bisogna pensare adesso a come effettuare questa fase» preparando le exit strategies, “ma non riteniamo – ha concluso la Atkinson – che sia ancora giunto il momento di lanciare le exit strategies”.

 

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