La proposta di Gianfranco Terenzi, imprenditore e Consigliere: “Aprire una rotta aerea con Shangai”. E ancora: “Pechino può diventare il nostro primo partner”
Le violenze etniche nella Provincia dello Xinjiang hanno costretto il Presidente cinese Hu Jintao a disertare il G8 dell’Aquila. Ma prima, nel corso della sua visita in Italia, ha fatto in tempo a sigillare un patto che ha fatto brillare gli occhi a Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria. Nel corso del Forum Italia-Cina all’Hotel Hilton di Roma infatti sono stati raggiunti accordi per un valore di oltre 1,5 miliardi di dollari. Un’esultante Marcegaglia ha sottolineato che “è una grande opportunità per l’industria italiana’” e un aiuto “‘ad uscire da questa crisi’”, ricordando inoltre come la Cina, oggi, “è l’unico paese in ripresa”. Aggiungiamo noi che gli investitori cinesi hanno un grosso interesse per la Penisola (lo ha recentemente confermato anche il Vice Ministro per lo Sviluppo Adolfo Urso) e che l’Italia è diventato il primo Paese in Europa come meta turistica dei cinesi.
E dire che le relazioni tra Italia e Cina sono ancora relativamente recenti. Una tradizione di amicizia più lunga e intensa è quella che lega la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica di San Marino. Due nazioni così diverse geograficamente, storicamente e culturalmente sono legate da un sottile filo rosso che è tenuto in mano da Gianfranco Terenzi, imprenditore, storico ex presidente dell’UNAS, membro del Consiglio Grande e Generale nonché Presidente dell’Associazione di amicizia San Marino – Cina. Proprio nei giorni scorsi Terenzi è rientrato da una nuova visita ufficiale in Cina, la ventiseiesima. È stato invitato dalle massime autorità di Changchun, la capitale della Provincia di Jilin (una Provincia di 200 milioni di persone) e poi a Pechino.
“L’Italia sta incominciando a guardare con la massima attenzione alla Cina – spiega Gianfranco Terenzi (nella foto col presidente Hu Jintao – come partner di riferimento commerciale e turistico e come risorsa per uscire dalla crisi più rapidamente e con maggiore efficacia. Non dimentichiamo infatti che l’economia cinese è una delle poche in continua crescita. Anche San Marino, in virtù dello storico rapporto con Pechino, può rappresentare un corrispondente di primo piano, l’importante è lavorare bene, in maniera mirata. E, prima ancora, rendersi conto di che grande opportunità questo può rappresentare per una minuscola economia come la nostra. Nel giro di breve tempo la Cina può diventare il nostro primo partner da un punto di vista turistico e commerciale, dopo l’Italia naturalmente”.
Scendendo nel piano della concretezza, la solida (“e sincera”, tiene a ribadire Terenzi) amicizia tra i due Paesi si può tradurre con una notevole visibilità per San Marino e con una pratica operatività.
“Vorrei che si iniziasse a tradurre in atti concreti questa nostra posizione privilegiata – prosegue Gianfranco Terenzi – a partire dal grande richiamo che può avere in Cina il nostro recente inserimento tra i Patrimoni dell’Umanità. Parlando in termini generali, in Cina sono molto sensibili a questo aspetto, quando scelgono la meta delle vacanze prestano una notevole attenzione ai patrimoni Unesco. E poi amano particolarmente la storia antica, e quando scelgono di viaggiare all’estero prediligono mete che gli diano la possibilità di vedere più città e addirittura più nazioni. San Marino può diventare un punto di riferimento per il turismo cinese non solo sulla riviera riminese ma in Emilia-Romagna e in tutto il centro italia. Come? Mediante sinergie con le istituzioni vicine, con Rimini e Bologna in primo luogo, per coordinare l’attrattività rivolta al pubblico cinese. E poi naturalmente facendo fruttare gli ottimi contatti già esistenti tramite l’Associazione San Marino – Cina con le autorità statali cinesi e i tour operator. Di vitale importanza in tal senso è però uno sviluppo dell’aeroporto internazionale Federico Fellini. Con gli slot della nostra Repubblica c’è infatti la possibilità concreta di predisporre una linea diretta Shangai-Rimini, cosa possibile perché la pista del nostro scalo è abilitata come scalo per i voli intercontinentali”.
Un altro aspetto importante riguarda l’economia. “Ritengo sia importante aprire una trattativa per sancire un accordo contro le doppie imposizioni fiscali: nel solco di questa nostra attività e in virtù degli ottimi rapporti non è affatto un’impresa impossibile, e aprirebbe la strada ad accordi commerciali di grandissimo valore per la nostra Repubblica”.
L’ultima visita di Gianfranco Terenzi in Cina è stata però incentrata su un altro avvenimento. “Il 26-27 settembre prossimi, la nostra associazione celebrerà i 60 anni della fondazione della Repubblica Popolare Cinese. In quest’occasione arriveranno a San Marino alcuni rappresentanti di diverse Province cinesi, dal-l’ambasciatore Sun Yuxi ad autorità in campo politico, finanziario, bancario e turistico. Siamo andati proprio per stabilire i contenuti di questa visita. Fra l’altro è in previsione anche una medaglia celebrativa dell’anniversario: è questa la strada giusta per farsi conoscere sempre di più dai media e dalla popolazione cinese”.
Loris Pironi