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G8, l’Italia ha vinto la sua sfida

da Redazione

La scelta della città del terremoto si è rivelata giusta, e Berlusconi ha risolto (momentaneamente) la crisi personale di leadership

Ecco. Se il Financial Times titola “Berlusconi lo statista, non il playboy”, dopo che lo aveva ben bene martellato nei gironi scorsi, insieme al Guardian, si può dire che Silvio si sia tolto dalle pesti almeno per un po’. Questo G8, sul fronte interno come su quello internazionale sembra averlo rilanciato. Le Figaro invece mette al centro della sua analisi il processo al dollaro. Il quotidiano francese rivela un retroscena e titola “Al G8, il processo al dollaro ha oscurato i veri argomenti del dibattito”. L’articolo spiega che “non c’è G8, G20 o summit dei Paesi emergenti che non si chiuda con un processo alla moneta americana. Esasperate per il ruolo dominante del dollaro, la Cina e la Russia non perdono occasione per prendersela col sistema monetario ereditato da Bretton Woods”. Il quotidiano tedesco Die Welt pubblica un editoriale dal titolo “Il summit degli indecisi” e scrive: “Nel momento in cui sarebbe stato necessario combattere con urgenza i primi segni di protezionismo con una riaffermazione del libero scambio, il summit dell’Aquila è stato vago”. Ecco. La vaghezza. Sembra il vero limite di questi supersummit, che spostano sempre troppo in là le decisioni importanti per il pianeta: il 2050 sembra davvero nascondere il fatto che una vera politica comune è molto, molto, di là da venire. Si sussurra tra i retroscenisti, categoria in grande ascesa dopo che il mitico Minzolini è divenuto direttore del TG1, che proprio un possibile pronunciamento sul clima e la mancata discussione sulla questione monetaria abbia convinto il premier cinese Hu Jintao ad abbandonare anzitempo il G8. Ricadute del G8 sul versante sammarinese: anche qui vaghe indicazioni: “La cooperazione internazionale sarà rafforzata per combattere l’evasione fiscale rafforzando l’attuazione degli standard internazionali, anche attraverso un’espansione del Forum Globale dell’Ocse e lo sviluppo di contromisure contro le giurisdizioni non cooperative che non rispettano tali standard”. E per noi di San Marino Fixing buon successo della versione quotidiana on line del nostro Speciale G8. Ecco.
Saverio Mercadante

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