Al via il Convention&Visitors Bureau, il Palatenda e il San Marino Shopping. Con un occhio al turismo religioso e ai sommelier.
“The times they are changing”. Attinge dalla celebre canzone di Bob Dylan l’analisi tracciata dal Presidente del Consorzio San Marino 2000 Stefano Raggi: “La crisi economica mondiale e, più da vicino, l’instabilità politica endemica, a cui si deve assommare l’assenza di strategie mirate e lungimiranti, hanno fatto piegare le ginocchia al turismo sammarinese, che dagli anni ’60 in poi è stato una delle locomotive che hanno trainato l’economia”. I tempi stanno cambiando: cambia il modo di fare sistema, cambia il turismo. Ciò che rimane invariata è la volontà di rinascere delle professionalità di San Marino, la Repubblica che da circa un anno si può fregiare del riconoscimento ottenuto dall’Unesco. E il ruolo del Consorzio San Marino 2000, “l’unico organismo – ha evidenziato Raggi – in grado di gestire il turismo congressuale e non. Lavoriamo in stretto contatto con la Segreteria di Stato per il Turismo, e abbiamo il sostegno dell’Ente Cassa di Faetano: due realtà che ci permettono di affrontare nuove sfide”. I numeri snocciolati dal Consorzio sono lusinghieri, a testimoniare la bontà del lavoro fin qui effettuato: 33 aziende associate che mettono a disposizione oltre 600 camere, a cui fanno da cornice numerosi ristoranti, pullman, ecc. Ma i dati più interessanti che sono emersi dall’incontro riguardano senza dubbio il miglioramento delle presenze di maggio rispetto al primo trimestre 2009 e i fatturati: il 2006 si è chiuso con 585.858,75 euro, il 2007 con 820.570,25 euro, il 2008 con 1.032.839,66 euro. E il previsionale 2009 si spinge fino a 1.250.000 euro. In crescita anche il numero dei partecipanti agli eventi organizzati dal Consorzio San Marino 2000: oltre 7 mila nel 2006, oltre 10 mila nel 2007, quasi 15 mila lo scorso anno. E il futuro appare decisamente più roseo, anche grazie a tre nuovi progetti futuri: il Convention&Visitors Bureau, il Palatenda (una struttura polifunzionale in grado di ospitare oltre 2.000 persone) e il San Marino shopping, un servizio navetta che collega gli alberghi associati con gli outlet, i centri commerciali e il centro storico. Le novità non si fermano qui: la nuova scommessa in termini di turismo di nicchia strizza l’occhio alla religione. Sulla scia di Santiago di Compostela e Medjugorie, sta nascendo il pellegrinaggio al Santo Marino. Magari accompagnato all’enogastronomia: è infatti stata costituita da poco l’associazione sommelier San Marino, nata da una costola dell’AIS, e che in autunno promuoverà una manifestazione sul nettare di Bacco. In occasione della presentazione dei dati del Consorzio, il Segretario al Turismo Fabio Berardi ha lanciato due proposte: “Il Kursaal possiede grandi potenzialità, non ancora sfruttate fino in fondo. Per renderlo operativo ai massimi regimi occorre postare RTV e la gendarmeria”. In coda Berardi ha aggiunto che occorre superare il vincolo del 51% per le imprese commerciali: “solo così si possono attrarre nuovi marchi”.
Alessandro Carli