Maurizio Focchi riconfermato al timone di Confindustria di Rimini. All’assemblea annuale: “L’emorragia si è arrestata”.
L’Italia ha licenziato meno rispetto al resto dell’Europa, e le aziende di Rimini mettono in mostra qualche timido germoglio di rilancio. Da questi due spunti – il primo pronunciato dal Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il secondo dall’appena riconfermato presidente degli industriali riminesi Maurizio Focchi – si è aperta l’assemblea annuale degli industriali riminesi, svoltasi al nuovo Palacongressi di Riccione. “Lo scorso mese di maggio – ha evidenziato Focchi – abbiamo svolto tra i nostri associati un’indagine qualitativa su produzione, ordini interni e ordini esteri. In tutti e tre i casi le imprese prevedono per il mese di giugno un calo minore”. Durante l’assemblea è stato premiato il CEO del Gruppo Del Conca Enzo Donald Mularoni per i 30 anni di iscrizione all’associazione. Pollice in giù per la produzione, export e ordini interni. Ma l’emorragia sembra in parte arrestarsi: il mese di giugno infatti, confrontato con maggio, fa intravedere qualche timido raggio di sole, con una previsione lievemente più ottimistica. Fresco di riconferma a capo dell’associazione degli industriali riminesi, Maurizio Focchi, dopo aver annunciato che “alcuni importanti istituti economici prevedono che al ritmo attuale si ritornerà al livello anticrisi solo nel 2014”, ha affrontato la congiuntura nel territorio. “Lo scorso mese di maggio abbiamo svolto tra i nostri associati un’indagine qualitativa sui seguenti parametri: produzione, ordini interni e ordini esteri. Per quanto riguarda la produzione, il 44,90% degli intervistati dichiarava che nel mese di maggio era in calo, mentre solo poco più del 24% la prevede in diminuzione anche a giugno”. Scende anche l’emorragia degli ordini interni, che a maggio venivano indicati in calo dal 42,86% del campione e che a giugno sono previsti in discesa solo dal 24%. Trend che prosegue anche alla voce export: a maggio calo per il 21% degli intervistati, a giugno la percentuale dei pessimisti è scena al 12%. Per superare la crisi servono lenti bifocali. “In altre parole – ha suggerito Focchi – è necessario focalizzarci su interventi nell’immediato senza però perdere di vista le prospettive a lungo termine”. Il presente ha tre facce: calo degli ordini, difficoltà di incassare i crediti e eccesso di capacità produttiva. “Per affrontare i primi due punti – ha ribadito con forza Focchi – è necessario che le banche sul loro mestiere fondamentale, concedendo crediti e superando anche i parametri di Basilea 2, ormai non più adeguati. Per affrontare il terzo punto, dobbiamo procedere a profonde trasformazioni, ristrutturazioni e efficientamenti delle aziende, sempre nel rispetto del valore del mantenimento della coesione sociale: il patrimonio più importante delle imprese è il capitale umano”. Nel medio-lungo termine Focchi ha spiegato che si dovrà puntare sulla grandi riforme, a partire dallo snellimento e dalla riforma della burocrazia. L’analisi del Presidente poi è concentrata sui punti di forza e di debolezza delle imprese riminesi. Le note positive racchiudono la diffusione capillare della piccola, media e grande impresa, l’affermazione dell’industria dell’ospitalità, le professionalità presenti nel territorio, l’Università, la crescita della propensione all’export (“Le nostre imprese manifatturiere dal 2006 sono passate da un fatturato export di 1.088 milioni di euro a 1.457 milioni di euro” ha sottolineato Focchi), la presenza di importanti infrastrutture, la costante coniugazione dello sviluppo con la sostenibilità e la presenza di istituti locali vicini alle esigenze del territorio. All’appello dell’elenco delle “debolezze” invece compaiono i nomi della burocrazia (“Non al passo con le esigenze dell’economia” ha chiosato il Presidente), la mancanza di poli tecnologici e di ricerca, le infrastrutture per la mobilità. E proprio su questo ultimo tema Focchi è stato chiaro: “Manca la terza corsia dell’autostrada, la variante alla SS16 non sarà pronta prima di dieci anni, le strade provinciali e di penetrazione nei vari centri urbani sono carenti come lo sono i parcheggi. No oso immaginare cosa potrà succedere a Rimini in concomitanza di importanti eventi fieristici e di convegni. Inoltre i collegamenti su ferro sono molto marginali rispetto alle esigenze e all’esclusione della nostra zona dagli investimenti sulla TAV”.
DEL CONCA, PREMIATO ENZO DONALD MULARONI
In occasione dell’assemblea di Confindustria Rimini, l’ingegner Enzo Donald Mularoni, il CEO del Gruppo Del Conca, è stato premiato direttamente da Emma Marcegaglia per i 30 anni di iscrizione all’Associazione.
Alessandro Carli