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La Provincia di Rimini ha scelto Stefano Vitali

da Redazione

Soddisfatto l’esponente del centrosinistra: "La coalizione ha tenuto". Ma per Marco Lombardi (Pdl) l’artefice di questa vittoria è Vasco Errani, che ha creato l’alleanza decisiva con l’UDC.

L’Emilia Romagna fa da laboratorio nazionale e il centrosinistra alle provinciali di Rimini ottiene il punto. Puntando tutto sull’UDC. E da oggi forse quel trattino così presente nel politichese degli anni scorsi, centro – sinistra, tornerà ad indicare la nuova via di Damasco per cercare di rimontare il Cavaliere. Senza liasons dangerouse con l’IDV Di Pietro che hanno non poco penalizzato il PD: dalle politiche alle europee. Stefano Vitali è il nuovo presidente della Provincia di Rimini e il suo rivale Marco Lombardi individua nel presidente della Regione Vasco Errani “l’artefice della vittoria” del centrosinistra. Creando l’alleanza con l’UDC “ha cambiato lo scenario. Ne prendiamo atto e ci muoveremo di conseguenza”. Ma Lombardi trova qualche motivo di soddisfazione per avere conquistato il ballottaggio: “Ciò significa che si prosegue verso il Comune”. E’ probabilmente il vero sottotesto del PDL dopo le prove generali delle provinciali. L’UDC a livello nazionale rivendica comunque la sua autonomia nel fare scelte diverse da città a città, e l’essere sempre determinante all’interno della mai abbandonata ricerca del santo Graal, ovvero, il grande centro. Rocco Buttiglione, lunedì scorso su La 7 rivendicava infatti anche una parte dell’avanzata del Popolo delle Libertà in queste amministrative: “In almeno dieci casi siamo stati decisivi”. Sergio Pizzolante, deputato del PDL nel collegio di Rimini, non l’ha presa troppo bene la scelta dell’UDC. Secondo l’ex socialista e storico craxiano, il centro destra è stato battuto dall’astensionismo (affluenza in picchiata per il secondo turno di voto nella provincia di Rimini: ha votato per le provinciali il 49% degli aventi diritto; due settimane fa, il dato era stato del 72,07%) e dal ballottaggio. Ma soprattutto, dal “tradimento dell’UDC che dopo 60 anni e l’occasione storica di battere il centrosinistra, ha scelto di stare con il nemico di sempre”. Anche per lui il ballottagio è già una vittoria e si rifà la bocca con la conquista di cinque comuni tra cui Bellaria. Dall’altra parte, uno dei grandi elettori di Stefano Vitali, Andrea Gnassi, segretario provinciale PD di Rimini, non ha nascosto la sua soddisfazione. Alla notizia del successo delle provinciali, si aggiunge la vittoria del candidato del Partito Democratico del comune di Cattolica, forse il dato meno prevedibile della provincia romagnola. “E’ la vittoria di una grande scommessa. Ci siamo buttati senza rete”. Circa la rilevanza dell’alleanza UDC-PD ha commentato: “Il ceto politico e i media si concentrano su un dibattito che è lontano dagli elettori a cui interessano i progetti messi in campo, i progetti e le persone”. Dichiarazioni piene di buoni propositi di Stefano Vitali sicuro del sostegno della sua folta coalizione: dieci sono le liste che lo hanno appoggiato: “La coalizione ha tenuto anche in un momento difficile di apparentamento con l’UDC”. Immediati impegni programmatici: “Le prime tre azioni di governo – scandisce – saranno la riduzione del 10% dei costi della politica, a partire dal mio stipendio, la creazione di Mr prezzi, un controllore del carovita, infine, l’istituzione dell’agevolatore, quella figura in Provincia che deve far superare lentezze della burocrazia e accelerare i procedimenti”.

Saverio Mercadante

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