Preoccupazione dopo la presa di posizione dell’ABI. La prossima settimana previsto un nuovo incontro.
Bisognerebbe avere un bel coraggio per dire che tutto va come deve andare, che non ci sono problemi per l’operatività delle banche. E infatti in questa settimana si sono vissuti sul Titano momenti di grande tensione quando si è venuti a sapere di una circolare dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, che comunicava che dal 21 gennaio i bonifici provenienti da San Marino non sarebbero più stati accettati nella rete italiana dei pagamenti. Una delegazione sammarinese è partita di gran carriera verso Roma e l’esito dell’ennesimo incontro tecnico è stato confortante. Innanzitutto la decisione è sospesa, e questa rappresenta già una buona notizia. E poi la settimana entrante potrebbe portare – è questo l’auspicio dei Segretari di Stato che stanno seguendo la partita e dei responsabili delle associazioni bancarie del Titano – novità importanti che garantirebbero una dignitosa operatività al sistema finanziario sammarinese, messo in gravissima difficoltà in questa primo scorcio di 2009. Intanto l’ANIS ha messo in campo una propria iniziativa per cercare di fornire alle imprese gli strumenti necessari per districarsi nel complicato dedalo della normativa antiriciclaggio. Sentiti i pareri degli esperti del settore ha stilato una circolare in cui si forniscono le ‘istruzioni per l’uso’. Una circolare che presto, per fortuna, potrebbe venire superata dagli eventi.
Nel giorno dell’insediamento del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, San Marino ha vissuto sul fronte bancario forse la giornata più pesante degli ultimi anni. Una circolare dell’ABI, l’Associazione delle banche italiane, comunicava che dal 21 gennaio i bonifici provenienti da San Marino non sarebbero più stati accettati nella rete italiana dei pagamenti. Tale documento ha creato fortissime preoccupazioni. Si è temuto addirittura anche che sarebbero state bloccate tutte le forme di pagamento.
Una delegazione composta dai rappresentanti della Banca Centrale e dell’Associazione Bancaria Sammarinese si è precipitata a Roma per un incontro con i vertici dell’ABI che ha consentito di arrivare ad un confronto che si auspica possa essere proficuo per fare finalmente chiarezza e portare ad una soluzione di tutti quei problemi che si stanno vivendo in queste giornate.
Segnali positivi in tal senso vengono dall’apertura di un tavolo tecnico che affronterà nel dettaglio tutti i vari aspetti e le procedure operative cui dovranno attenersi sia le Banche sammarinesi che quelle italiane nel gestire le diverse operazioni dei propri clienti, nell’ambito dei rapporti interbancari italo sammarinesi.
Il Presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese ha inoltre confermato all’ANIS che l’attuale operatività rimane del tutto invariata e che per il prossimo lunedì è in programma un ulteriore incontro per proseguire il confronto tecnico.
Insomma, decisione sospesa, tutti tirano un sospiro di sollievo.
“Si è trattato di un incontro molto positivo”, ha commentato il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni. Da Roma a San Marino RTV non ha nascosto la sua soddisfazione evidenziando il lavoro portato avanti dall’esecutivo per ripristinare le corrette relazioni tra i due Paese anche sul fronte finanziario. Nella Capitale anche il Segretario alle Finanze, Gabriele Gatti, che ha sottolineato la delicatezza e la difficoltà della situazione. “Mi sembra – ha affermato – ci sia la volontà di cambiare rotta e trovare soluzioni positive per il nostro paese”.
Circolare ANIS ai suoi associati
Nei giorni scorsi l’ANIS con l’ausilio di alcuni esperti professionisti ha provveduto ad un attento esame della nota circolare della Banca d’Italia e delle normative antiriciclaggio dei due paesi cercando di individuare l’esatta portata operativa e su questo si è confrontata anche gli ordini professionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri ed altri professionisti. E’ stato affrontato in prima battuta, in forma di bozza, quindi non definitiva, a causa degli aggiornamenti che emergeranno dall’evoluzione della situazione, il tema degli obblighi di adeguata verifica. Questa è la sintesi dell’analisi.
ITALIA
Obbligo adeguata verifica della clientela da parte di banca italiana. Il cliente non residente in Italia che intrattiene rapporti con un soggetto finanziario italiano è certamente soggetto alla adeguata verifica prevista dall’art. 15 della legge 231/07 secondo la procedura dei successivi art. 18-19-20.
Si ritiene sia da sottolineare che tale procedura si applica esclusivamente nei casi di instaurazione di rapporti, di natura contrattuale, anche se occasionali, fra cliente e banca.
Da ciò consegue che la banca non attua la procedura di adeguata verifica nei confronti di altri soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche, non parti del rapporto contrattuale.
E’ altrettanto evidente che gli istituti finanziari italiani, in quanto soggetti sottoposti alla normativa italiana sull’ antiriciclaggio, attueranno sempre una indagine sui contenuti di tutte le operazioni che potranno rifiutare di effettuare, se ritenute riconducibile a riciclaggio o finanziamento al terrorismo, od essere eventualmente segnalate all’Unità di Informazione Finanziaria, ma sempre ed unicamente nell’ambito del rapporto con il proprio cliente. Conseguentemente l’autorità competente (UIF) italiana potrebbe interpellare l’Agenzia del paese interessato per richiedere le opportune verifiche.
SAN MARINO
Obbligo adeguata verifica della clientela da parte di banca sammarinese. Al riguardo valgono disposizioni del tutto analoghe a quelle italiane sopra richiamate e pertanto le banche sammarinesi devono adempiere agli obblighi di adeguata verifica della loro clientela nei casi previsti dall’art.21 della Legge 17 giugno 2008 n.92.
I contenuti di tale verifica sono specificati all’art.22 con l’identificazione del cliente, l’acquisizione d’informazioni sul rapporto, verifica delle singole operazioni, aggiornamento dei documenti e, se necessaria, l’identificazione del titolare effettivo. Identificazione che rileva ai soli fini del rapporto tra cliente e banca nell’ambito delle disposizioni sammarinesi sul contrasto al riciclaggio, e non può riguardare (essere resa nota) in alcun modo ad altri soggetti se non previa autorizzazione del cliente interessato. La banca è tenuta a fornire tale informazione, previa motivata richiesta, eventualmente solo all’agenzia di vigilanza sammarinese. Nell’ipotesi di società anonima, tale norma deve essere coordinata con la legge societaria che prevede la comunicazione al notaio, in occasione delle assemblee, dei soggetti portatori i certificati azionari e con la Legge 165/2005 (LISF). Allo stato attuale pertanto il legale rappresentante della società può dichiarare alla banca quanto già certificato dal notaio.
Al riguardo si deve altresì tenere conto che secondo le definizioni di cui alla lettera r) dell’art.1 della legge antiriciclaggio sammarinese per titolare effettivo, tra gli altri, deve intendersi “la persona fisica o le persone fisiche che, direttamente o indirettamente, sono titolari di più del 25% dei diritti di voto in una società”.
Su questa materia, secondo l’ANIS, sarà necessario un approfondimento con il Governo. Di non secondaria importanza il problema dei maggiori costi che andrà affrontato dopo avere trovato positive soluzioni all’operatività.